Cosa facciamo

La mission dell’associazione Progetto Filippide è avviare alla pratica sportiva persone con disabilità, in particolare persone con autismo e/o con malattie rare collegate all’autismo.

Il Progetto Filippide ritiene che lo sport sia e possa diventare sempre più uno strumento attraverso il quale le persone con autismo possano superare i propri limiti, dimostrare le proprie abilità e competenze, rafforzare e implementare le proprie capacità e abilità.
L’esperienza sportiva del progetto Filippide quale associazione benemerita del Comitato Italiano Paralimpico, Ente di diritto pubblico, è in questo caso estremamente esemplificativa.

C’è una totale inclusione degli atleti con autismo con atletici neurotipici

Da oltre 20 anni infatti, sul territorio italiano diversi giovani con autismo sono impegnati in una pratica sportiva articolata e programmata, strutturata nel tempo, con allenamenti da quotidiani a bisettimanali, a seconda delle età, della specialità sportiva e delle modalità attuative.
Questa modalità operativa trova attuazione in manifestazioni sportive che possono andare da semplici confronti sportivi a gare competitive, specie di corsa su strada, in cui c’è una totale inclusione degli atleti con autismo con atletici neurotipici.

Attraverso la pratica dello sport, strutturata e programmata, il Progetto Filippide vuole raggiungere diversi obiettivi:

  • Migliorare le proprie abilità, consolidarle
  • Fare dello sport una Occupazione stabile nel tempo
  • Permettere a persone con autismo di vivere momenti totalmente inclusivi partecipando a manifestazioni sportive

Corsa

Correre è l’attività sportiva per eccellenza

Nuoto

Il nuoto è considerato uno sport completo e salutare

Basket

“Basket4All” un progetto sperimentale di basket integrato

Eventi

Il Progetto Filippide organizza eventi e manifestazioni nazionali

Corsa

Correre è l’attività sportiva per eccellenza; è alla base della preparazione di competizioni sportive di qualsiasi livello. La corsa di lunga distanza è l’attività amatoriale più diffusa al mondo.
Correre fa parte del nostro bagaglio genetico: l’uomo iniziò a correre migliaia di anni fa per cacciare e procurarsi i mezzi di sostentamento primari e da allora non ha mai smesso, facendone la nobile disciplina sportiva che è ai nostri giorni.

La scelta della corsa come proposta sportiva per soggetti con disturbi dello spettro autistico non è casuale.
La corsa non è altro che una successione di passi prolungata nel tempo, è circolare, quando si corre si ripete lo stesso gesto, richiama quindi le stereotipie tipiche di tanti soggetti autistici (movimenti e gesti ripetuti apparentemente senza un significato).
Con la corsa l’energia, l’attenzione, la concentrazione sono catalizzate sul gesto che si sta compiendo, e finalizzate al raggiungimento dell’obiettivo stabilito di volta in volta dall’allenatore e condiviso con l’atleta.
Nel Progetto Filippide ogni atleta è affiancato da un operatore sportivo, un mediatore/ facilitatore tra l’istruttore che stabilisce il tipo di allenamento, e l’atleta che lo deve eseguire.

Insieme si corre, insieme ci si allena, insieme si partecipa alle manifestazioni sportive

Compito dell’operatore è quello di spiegare all’atleta l’allenamento da eseguire, a ciascuno secondo le proprie capacità di comprensione e con il proprio linguaggio, aiutarlo ad eseguire il compito assegnato, facendo emergere tutte le abilità, le competenze, le possibilità di ciascun atleta, intervenendo laddove si dovessero verificare “situazioni problema” insieme si corre, insieme ci si allena, insieme si partecipa alle manifestazioni sportive.

L’allenamento infatti ha sempre una finalizzazione: la partecipazione a manifestazioni sportive, sia Campionati di atletica leggera indetti dalla FISDIR (Federazione Italiana della Disabilità Intellettiva) , sia manifestazioni di corsa su strada, alle quali gli atleti del PF partecipano inserendosi nella classifica assoluta, in una piena inclusione.
La partecipazione a queste manifestazioni sportive è la certificazione non solo del raggiungimento di una adeguata preparazione atletica, ma anche il raggiungimento delle competenze necessarie per poter affrontare con tranquillità una situazione “nuova” ( luogo, affollamento, rumori, tempi di attesa)

Nuoto

Progetto Filippide non è solo corsa. Il nuoto è considerato uno sport completo e salutare, che distribuisce il movimento omogeneamente su tutto il corpo, favorisce la salute, la longevità e il benessere fisico e psicologico, impegna ogni singolo muscolo del nostro corpo, migliora la coordinazione dei movimenti, incrementa la resistenza allo sforzo fisico e accresce la capacità cardiaca.

L’esperienza ci ha insegnato che per i bambini in età pediatrica la migliore proposta sportiva è il nuoto, per l’ambiente più circoscritto, per il ricordo dell’ambiente prenatale intrauterino, per la costante vicinanza, nelle prime fasi, dell’istruttore.
Lo spazio più limitato della piscina e delle corsie è più adatto ai bambini, è più avvolgente e da più sicurezza, da qui la scelta di iniziare l’attività sportiva con il nuoto.
Sotto la guida dei migliori tecnici, atlete ed ex atleti nazionali ed olimpionici, in un rapporto di 1/1 atleta/istruttore, i giovani e giovanissimi del Progetto Filippide svolgono attività natatorie specifiche e personalizzate. I corsi prevedono vari livelli: dal primo approccio acquatico fino alla preparazione agonistica.

Programmi personalizzati di educazione alle autonomie personali

Le sessioni di allenamento di nuoto non si limitano alla mera lezione in acqua, anche in questo ambito sono presenti i collaboratori sportivi, il cui compito principale è quello di assistere gli atleti nelle mansioni di spogliatoio prima e dopo l’allenamento.
È qui infatti che, seguendo programmi personalizzati di educazione alle autonomie personali, realizzati dallo staff sociale- pedagogico, gli atleti, dai più piccoli agli adolescenti, apprendono e consolidano le proprie autonomie personali, imparando a gestire se stessi e lo spazio condiviso con gli altri.

Per il Progetto Filippide di Roma , le giornate del martedì e del venerdì sono dedicate al nuoto, che pratichiamo all’interno dell’impianto natatorio del Foro Italico, impianto aperto ad altri atleti, in totale condivisione di spazi, spesso infatti nelle corsie accanto ai nostri atleti nuotano grandi campioni come Massimiliano Rosolino, le atlete nazionali di nuoto sincronizzato, la nazionale di pallanuoto.

Nuoto sincronizzato

Il Progetto Filippide sviluppa da oltre dieci anni, l’attività del nuoto sincronizzato per ragazze e ragazzi con Sindrome di Down.

Il nuoto sincronizzato, rinominato dalla Federazione Internazionale del Nuoto nuoto artistico a partire dal 2017, è uno sport acquatico che unisce nuoto, elementi ginnici e danza, in cui gli atleti eseguono esercizi coreografici in acqua in sincronia con la musica.
Le competizioni si dividono in esercizi tecnici ed esercizi liberi e possono essere di singolo, doppio o duo, o di squadra. Gli esercizi liberi comprendono anche l’esercizio di combinato.

Il nuoto sincronizzato richiede capacità acquatiche, forza, resistenza, flessibilità, grazia, abilità artistica, un’esatta coordinazione dei tempi e padronanza dell’apnea subacquea.

Nata nel 2009 grazie all’intuizione e all’esperienza di Alessia Lucchini e di Chiara Azzali, istruttrici di nuoto del Progetto Filippide, già campionesse olimpiche di nuoto sincronizzato, con due sole atlete, oggi annovera al suo interno 20 atlete: la squadra delle atlete più grandi e più esperte, e la neonata Accademia di Nuoto Sincronizzato “Trisomina 21” inaugurata il 26 settembre 2016 al Salone d’Onore del CONI, alla presenza del Presidente del CONI Giovanni Malagò, riservata ad a ragazze e ragazzi con Sindrome di Down di età compresa tra i 10 e i 14 anni che iniziano il loro percorso sportivo in questa disciplina.

Il Progetto Filippide ha raggiunto nel tempo importanti e evidenti risultati sportivi quali:
• titolo di Campioni del Mondo ai Trisome Games 2016,
• la partecipazione e la vittoria del Trofeo al Parasynchronised Swimming Festival Kyoto 13 maggio 2018 con la presentazione per la prima volta al mondo di un esercizio di “duo misto” eseguito dalla nostra atleta con sindrome di down Arianna Sacripante e dal Campione del Mondo FINA Giorgio Minisini,
• la partecipazione alle World Series Artistic Swimming Super Final FINA 16 giugno 2019 a Budapest. Sempre con il “duo misto” Arianna Sacripante e Giorgio Minisini

Tutte le nostre attività sono svolte a livello inclusivo, molti allenamenti della squadra di nuoto sincronizzato del Progetto Filippide sono condivisi con atleti neurotipici, attraverso il settore propaganda della Federazione Italiana Nuoto con cui prendiamo parte alle manifestazioni nazionali “Tutti in piscina” Trofeo Kinder+.

Basket

Progetto Filippide è anche innovazione e sperimentazione, per questo, grazie all’intuizione di Alberto Aureli, nasce nel 2020 il “Basket4All” un progetto sperimentale di basket integrato dedicato a ragazze e ragazzi con diagnosi certificata dello spettro autistico, sindrome di down e malattie rare per i quali in particolare lo sport di squadra sembra essere un traguardo impossibile.

Invece la passione, la buona volontà e la perseveranza hanno dato la possibilità a giovani con difficoltà intellettive e relazionali di entrare in contatto con la palla a spicchi e provare a condividere gioco, regole e canestri.

La squadra di Basket4All è composta da una équipe di 2 allenatori (con laurea in scienze motorie), da 1 neuropsicomotricista, 1 logopedista, 1 psicologa, 1 educatrice professionale socio-pedagogica, e una decina di ragazzi e ragazze tra i 14-25 anni alle prese con i primi rudimenti della pallacanestro.

Ad oggi Il progetto prevede una lezione settimanale della durata di 1 ora e mezza circa, il giovedì dalle 16 alle 17:30 presso la sede del “Sapienza sport center” in Via Fornaci di Tor di Quinto, 64 – 00191 Roma RM

Run for Autism

la Run For Autism è una gara podistica di corsa su strada sulla distanza dei 10km che si svolge a Roma, a conclusione dell’Evento Nazionale del Progettto Filippide.

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Cosa puoi fare tu